martedì 30 giugno 2015

Ventesima lezione: il nuovo catalizzatore

il centro del nostro ragionamento è l'informazione e lo abbiamo ritrovato nel BIM. Che cosa succede dal punto  di vista dell'organizzazione, dell'estetica, del vocabolario? Che cosa succede nel paradigma informazione? Dunque, la cultura è una capacità di orientamento, una stratificazione di conoscenza, una capacità di creare una mappa.
Almeno 3 sono i nodi dell''informazione, appunto la terza ondata diventa il veicolo, una componente molto significativa e simbolica nel mondo contemporaneo, decisiva!
Secondo livello dell'informazione è come sistetema produttivo, dalla gestione, organizzazione ecc.. all'interno del progetto è una cosa decisiva per la vera riuscita.
Terzo livello è la vera e proprio CRISI, ritornando al nostro ragionamento sulla modernità.
Che tipo di ricerca estetica prende coscienza di questa trasformazione e da risposte significative e pregnanti? è proprio questo il vero quesito. Bruno Taut e Gropius rappresentano il concetto di trasparenza, e si fanno portatori onorari di questo valore interconnesso con questo ragionamento. Taut al Werkbund e Gropius al Bauhaus fanno i conti con il vetro e la nuova architettura. C'è un rapporto di mutua influenza tra strumenti e un continuo loop tra la strumentalità e le cose che facciamo nel mondo. Alcune idee con il concetto di strumento fanno si che vengano implicate concezioni di tipo scientifico e di modalità di rappresentazione che fungono da protesi al nostro corpo per poterci "espandere".
è quindi questo un concetto fondamentale e l'intelligenza e l'interattività sono semantici al ruolo dei livelli.
Interattivo: all'interno di un modello, possiamo in tempo reale cambiare una serie di caratteristiche dinamiche che mutano il modello. Quindi obiettivo del BIM è quello di creare la nuova architettura, come la prospettiva ha fatto per l'architettura rinascimentale. Si comprende il ruolo dell'interattività e si può pensare al nuovo catalizzatore. Tematiche affrontate in SMart Creatures, infatti nostro obiettivo è quello di integrare queste nuove idee al nostro progetto. Esistono comunque l'interattività fisica: componenti , elementi e spazi reagiscono interattivamente, al variare di alcune situazioni variano fisicamente. L'artista Eduardo Kac costruisce sistemi che lavorano via rete, in nodo interattivo, come anche Roy Ascott. Il gruppo Hyperbody di Delft è uno dei più attivi su questo campo.
Studio Azzurro (artisti registi tecnologi) creano ambienti interattivi bellissimi, molto suggestivi.
Miguel Chevalier crea algoritmi per installazioni, fermate per tram e altri mezzi. Peter Cook nel Padiglione dell'Arte lavora con LMJ Graz che al loro primo progetto fanno un ottimo lavoro con i neon. Questa era interattività Proiettiva.

Vediamo ora l'interattività processuale: I modelli cognitivi presi da queste nuove tecnologie, come le onde del cervello e della vista che ripropongono il movimento, una sorta di realtà virtuale. Le Nanotecnologie sono presenti e ben presto potrebbero diventare sia cose buone, sia cose pericolosissime...noi quasi mai creiamo un mondo parallelo o di transcendenza ma affrontiamo di come queste cose possono aiutarci nel mondo vero.

Nessun commento:

Posta un commento