martedì 30 giugno 2015

Questa è la lezione conclusiva del corso, un corso ricco di emozioni e di stimoli , con persone nuove e anche quelle di sempre, mi sembra dunque giusto chiudere per non "informatizzare" tutto completamente, così come tutto è iniziato, su un taccuino Moleskine. 
Grazie!






Ventesima lezione: il nuovo catalizzatore

il centro del nostro ragionamento è l'informazione e lo abbiamo ritrovato nel BIM. Che cosa succede dal punto  di vista dell'organizzazione, dell'estetica, del vocabolario? Che cosa succede nel paradigma informazione? Dunque, la cultura è una capacità di orientamento, una stratificazione di conoscenza, una capacità di creare una mappa.
Almeno 3 sono i nodi dell''informazione, appunto la terza ondata diventa il veicolo, una componente molto significativa e simbolica nel mondo contemporaneo, decisiva!
Secondo livello dell'informazione è come sistetema produttivo, dalla gestione, organizzazione ecc.. all'interno del progetto è una cosa decisiva per la vera riuscita.
Terzo livello è la vera e proprio CRISI, ritornando al nostro ragionamento sulla modernità.
Che tipo di ricerca estetica prende coscienza di questa trasformazione e da risposte significative e pregnanti? è proprio questo il vero quesito. Bruno Taut e Gropius rappresentano il concetto di trasparenza, e si fanno portatori onorari di questo valore interconnesso con questo ragionamento. Taut al Werkbund e Gropius al Bauhaus fanno i conti con il vetro e la nuova architettura. C'è un rapporto di mutua influenza tra strumenti e un continuo loop tra la strumentalità e le cose che facciamo nel mondo. Alcune idee con il concetto di strumento fanno si che vengano implicate concezioni di tipo scientifico e di modalità di rappresentazione che fungono da protesi al nostro corpo per poterci "espandere".
è quindi questo un concetto fondamentale e l'intelligenza e l'interattività sono semantici al ruolo dei livelli.
Interattivo: all'interno di un modello, possiamo in tempo reale cambiare una serie di caratteristiche dinamiche che mutano il modello. Quindi obiettivo del BIM è quello di creare la nuova architettura, come la prospettiva ha fatto per l'architettura rinascimentale. Si comprende il ruolo dell'interattività e si può pensare al nuovo catalizzatore. Tematiche affrontate in SMart Creatures, infatti nostro obiettivo è quello di integrare queste nuove idee al nostro progetto. Esistono comunque l'interattività fisica: componenti , elementi e spazi reagiscono interattivamente, al variare di alcune situazioni variano fisicamente. L'artista Eduardo Kac costruisce sistemi che lavorano via rete, in nodo interattivo, come anche Roy Ascott. Il gruppo Hyperbody di Delft è uno dei più attivi su questo campo.
Studio Azzurro (artisti registi tecnologi) creano ambienti interattivi bellissimi, molto suggestivi.
Miguel Chevalier crea algoritmi per installazioni, fermate per tram e altri mezzi. Peter Cook nel Padiglione dell'Arte lavora con LMJ Graz che al loro primo progetto fanno un ottimo lavoro con i neon. Questa era interattività Proiettiva.

Vediamo ora l'interattività processuale: I modelli cognitivi presi da queste nuove tecnologie, come le onde del cervello e della vista che ripropongono il movimento, una sorta di realtà virtuale. Le Nanotecnologie sono presenti e ben presto potrebbero diventare sia cose buone, sia cose pericolosissime...noi quasi mai creiamo un mondo parallelo o di transcendenza ma affrontiamo di come queste cose possono aiutarci nel mondo vero.
Formazione del gruppo finale, diciannovesima lezione---> TwistNetwork:
http://www.twistnetwork.altervista.org/

Breve animazione dell'installazione:
https://www.youtube.com/watch?v=mF0i822U0EI
Siamo nel senso ciclo: il BIM
parliamo di come il modello scientifico applicato a momenti a noi vicini approdano nel mondo della progettazione con una tipologia What-If. Parliamo di Building Information Modeling: è un processo di generazione e management che portano alla costruzione. E' un database a 3 dimensioni che incrementa la qualità architettonica, è anche bene sapere che il concetto di BIM è legato alla modernità dell'ambito professionale.

Dal punti di vista software ci sono programmi come REVIT o ARCHICAD che monopolizzano lo sviluppo concettuale BIM; Revit più degli altri.
Tornando al nostro foglio di calcolo possiamo gerarchizzare un albero schematico? Si! Come porto questo sistema gerarchico in un modello tridimensionale? con Revit o Grasshopper, quindi parametrizzandolo, non si pensa più a tutti i movimenti che fa la linea, muovendosi tramite coordinate date, ma si pensa all'oggetto completo-blocco-dwg. Posso da questo pacchetto inserirlo e scalarlo,ruotarlo,copiarlo ecc... Una volta inserite queste "instance" che dipendano da caratteristiche.  Se decido di entrare nel blocco e lo modifico cambio automaticamente tutti gli altri (come in 3DS MAX)quindi come una descrizione gerarchicamente parametrizzata! Si ha un dare-averetra rigidità e flessibilità.

Altro aspetto importante è l'efficienza estrema del sistema Grasshopper. Quindi perché gerarchico? Queste instance posso avere altre componenti, altre applicazioni che recepiscono informazioni esterne e quindi hanno un database che immagazzina informazioni. Dall'informazione allo sviluppo geometrico, raggiungo il foglio elettronico che mi crea un modello di "spreadsheet". Questa e la base del BIM dove le informazioni sono interattive, il tutto ragionabile a un foglio elettronico con un sistema WHat-If.

All'inizio lo si chiamava 3D Database (Jurassik Park), tutto il BIM concede quindi un certo controllo dei parametri, ma comunque  si deve trovare un compromesso nel mondo  "fisico".

Diciottesima lezione: Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudioo

nella prima fase del movimento moderno e dei CIAM, negli anni 20, l'architettura era molto legata al pensiero positivista, dove la scienza portava avanzamenti certi; il processo era sicuro.
La nuova architettura riguardava temi come le case popolari e altre cose veramente sociali, si avevano anche strette connessioni con l'industria. Tutto questo mondo vuole trovare delle conferme negli approcci metodologici, le vecchie metodologie infatti vengono abbandonate, le forme prefissate vengono abbandonate e ripensate rispetto alle funzioni. I bisogni facevano parte di un mondo oggettivo, quindi tutti avevano categorizzato i bisogni e le funzioni per un grande numero di persone. Per esempio si studiano i dati fondamentali della popolazione, gli elementi statistici danno ottimi risultati da cui partire per un nuovo futuro.
Resero oggettive per esempio le metrature degli appartamenti o le automobili. Sappiamo che tutto questo dovrebbe essere ridimensionato. Primo fra tutti il Neufert, manuale, stabilisce le misure oggettive degli oggetti quotidiani come armadi, frigoriferi ecc ecc.  I criteri classici che nascono sono come le differenziazioni  della zona notte e della zona giorno. Oppure le distanze tra gli edifici o la minimizzazione dei percorsi di zone servite e zone serventi.
Il primo pensiero che spieghiamo ha apportato una rivoluzione progressista, eliminando modelli frivoli e poco utili. Generazioni di architetti si sono formati in questo mondo. Si procedeva in modo oggettivo ancora negli anni 70. Lo stesso Alexander Klein elaborò principi di ottimizzazione, riorganizzazione ecc...

Il diagramma a blocchi è il simbolo di queste operazioni,  riuscendo a scindere il progetto in funzioni e rendendole cose quantificabili.
Il secondo approccio è di tipo prestazionale: è molto duro poiché si traduce in leggi e regolamenti , se hanno avuto buoni propositi in una fase ma in un'altra fase possono diventare dei sistemi che bloccano la prestazione. Piuttosto che prescrivere attraverso un dato una certa situazione, ad esempio una porta deve essere attraversata, ma ci sono degli standard da rispettare, i pilsatri devono essere armati  tot, con cemento tot ecc ecc... ma crollavano comunque e quindi rimando tutto alla prestazione invece che alla prescrizione dimensionale.
Dal punto di vista del metodo ci si presentano prime possibilità di calcolo sostanzialmente posso trovare la soluzione ottimale che risolva il mio problema di prescrizione, manuale esito. Ma è una idea prestazionale che apre un ventaglio che fa riflettere su numero molto ampio di casi e alternative, già le prime intelligenze artificiali possono dare conferme a questi quesiti.
Levi Strauss, un antropologo del 900 illumina molti aspetti realizzando le strutture delle famiglie, elaborando modelli prototipici analizzando le famglie remote, che danno molteplici modelli di famiglia.
Pensando alla struttura di famiglia, si pensa alla classica visione, ma in realtà non è così, basta andare in posto dove le famiglie sono clan pluriparentali e in nostro immaginario si modificherà ; quindi cambia la struttura e cambiando, cambiano le varianti e le variabili che prima si erano considerate come costanti.
Quindi il terzo approccio è strutturale o meglio strutturalista, ad esempio: nelle famiglie di colore americane, la donna imposta un matriarcato. Ci possono essere scelte di diverso livello: strutture che vanno ad intaccare la pluralità ma non funzionali e quindi non oggettivate a tutta la  popolazione. Le scelte di primo livello le chiama "supports" ma non solo, le secondo le chiama "variants".
Modello diagrammatico: può essere descritto come uno schizzo, e invece no! Non è la prefigurazione di una idea finale ma il modo di muoversi lungo tutta la progettazione. Eisenman può essere collegato: se si giarda un progetto dall'esterno, si tende a dare dei giudizi sconcertatamente banali. Come le cose che non si capiscono, vengono definite nel modo più semplice che si può. Eisenman è chiamato ad aggiungere un corpo a questo progetto, lui fa vibrare entrambe i corpi creando un campo di forze. Così facendo,dopo averli determinati proseguo fino alla loro scelta migliore, ossia scelgo la configurazione che più mi piace. Così facendo le variazioni mi danno diverse configurazioni  che si trasmettono anche all'esterno, alcune linee diventano percorsi, altre scavi, aggetti, come se fosse il tutto parametrizzato con il diagramma. Questo tipo di ragionamento verrà poi utilizzato anche a Santiago de Compostela e in altri progetti.
Van Berkel nasce con  il computer e con il diagramma, lui lavora con il tema dell'intreccio con una tipologia particolare , quella legata al nastro di Moebius. Spesso continua a lavorare con l'intreccio. In Ben Van Berkel le variazioni sono operate su un edifico a base verticale, per far intuire i ragionamenti che ci sono dietro.

Il passaggio: dal punto di vista distributivo è la conquista del centro. Gli altri operati sono collegati con il centro e una volta risolto il centro i percorsi si snodano attorno ad esso. Come faccio a fare ogni piano diverso? Posso andare da uno all'altro piano. Il sistema distributivo è anche strutturale. La Germania ha faticato per ridiventare un paese all'avanguardia...grande passo in avanti della Germania è quello di aver interfacciato l'industria con la tecnologia. Questi musei automobilistici sono basati su un concetto di Mixité, infatti sono museo, ristorante, sala prove, concessionario ecc ecc...

Si da il caso che questo grande mondo dell'automobile è fortemente regionalizzato. Lo studio Van Berkel è nato da poco e già vincono un concorso così grande! Sotto la quota zero ci sono ristoranti affacciati su dei patii al piano sopra ci sono delle macchine appese al muro. Sopra vige lo stemma della Mercedes Benz.. Si chiarisce come il diagramma unisce spazio e struttura, questo progetto fonde due nastri di Moebius! Ricollega anche Klee: prende una grande tradizione come il Bauhaus, dove il diagramma era una natura costruttiva, oggi gli italiani stanno fuori perché restano per forza di cose tagliati fuori dalle loro convenzioni. Spazio e architettura in Ben si fondono molto, facendo anche riferimento a Borromini, si perdelo stile e si  creano ibridazioni di diversi elementi.

Sedicesima lezione
F. O. Gehry

Gehry è l'architetto tridimensionale, forma un gruppo, il gehry Technologies che offre servizi CAD. un lungo percorso ci attente, masse, traiettorie, e collisioni.
Lui è originario di un pensatore industriale socialista... Il nonno possedeva un ferramenta, figura  mentale insediata in lui e che lo condizionerà nell'attività professionale. Egli è soprannominato "fish" perché puzza e viene da una famiglia ebrea di Toronto. Nell'immediato dopoguerra vanno a avivere nel centro città di Los Angeles, città molto pericolosa. Si sposa con una segretaria e riesce andare all'università laureandosi intorno alla metà degli anni 50. Lavora con Victor Gruen, un architetto meno talentuoso di lui. Si dedicano in molti al planning ad Harvard...capendo di essere bloccato, va in francia, dove resta dal 1962 fino all'età di 33 anni per poi tornare negli States e aprire uno studio. Non è ancora nata in lui la verve che noi tutti conosciamo, esercita il mestiere in modo professionale ma nulla di straordinario, molto tradizionale.
Come Kahn a un certo punto sente di dover ripartire da zero. Chiude lo studio e va in analisi per cercare di risolvere alcuni nodi e ripartire da un nuovo punto. Fa un totale azzeramento, divorzia e si risposta con Bertha, pensa all'arte come soluzione all'architettura poiché essa è divenuta solo tecnica tralasciando l'arte. Nel periodo 50-60 con la Pop-Art egli trova una specie di nuova via. Il periodo è legato a Warhol,Oldenburg e Rauschenberg. Ritrova la ragione perché non riusciva a capire l'arte del momento  o l'assenza di essa, il periodo precedente era legato alla guerra e alla tecnica, lui vuole trovare uno spazio nel mondo non tecnico e trova questa possibilità nella pop-art, diventandone parte. Potrebbe rappresentarsi come una crisi risolta di un cervello potenzialmente dedito alla tecnica, ma che ragione non vuol sentire se non l'arte, mera rappresentazione di una irrazionalità ingovernabile e organizzata...Progetta la sua stessa casa, creando una sorta di "accozzaglia" di materiali assemblati in maniera originale, come un quadro pop... molto emblematica. La casa è uno splitelevel su 3 livelli sfalzati

Casa Spiller: un progetto apparentemente interessante, generatore della parola" cheapscape" ossia paesaggio povero, rimosso. Lo spazio diventa fulcro con annessi barocchi in  quanto lo spazio intercluso è derivante dal paesaggio barocco... la composizione degli edifici ricorda i veri e proprio studios, ripropone un paesaggio tipico di Hollywood, residenza per un vero filmaker (casa per Spielberg). Gehry ha dei modelli organizzativi che ritroveremo anche a Bilbao. Tranciare è l'altra parola chiave, dove questo concetto si può notare nell'università di Yale, in una città pericolosissima, o anche il museo di Los Angeles. In Giappone progetta u edificio a forma di pesce, come anche a Barcellona. Fa poi una biblioteca bisimmetrica e inizia a progettare case per persone molto facoltose come la Sirmai Peterson, o  casa Schnabel a Brentwood.
Continua sempre a sfidarsi, a creare cose nuove, cose mai viste, è un vero sperimentatore.
Fondere è una nuova parola chiave, si trova nell'american center, dove criteri progettuali si avvicinano al Guggenheim con una lontana eco wrightiana, ma la driving force viene dall'atrio che per Wright era il camino. Altra opera del fondere è la casa danzante di Praga, dove in degli spazi molto complessi affianca dei sistemi distributivi e non , molto semplici che permettono di far funzionare tutto... la leggenda che narra che gli ingegneri modificano completamente i progetti di Gehry è falsa, il fondere è fatto per dare slancio e creare traiettorie; come anche nella Disney opera house di Los Angeles.

Museo Guggenheim di Bilbao: è sicuramente il suo progetto più importante e riuscito, la città di Bilbao è la capitale industriale della Spagna, presenta un fiume che si identifica in questo caso come la chiave, il passaggio da città industriale a città dell'informazione è esplicata con la cattedrale di Gehry. La città di Bilbao affronta il tema decaduto dell'industria con un approccio intellettuale. Si pensa dunque a un nuovo investimento legato all'informazione. Il sindaco e l'amministratore pensano alla fondazione Guggenheim, famiglia ricchissima americana che da molti decenni attua una politica di mecenatismo. Dunque questa famiglia può essere il link di rivoluzione per Bilbao. Gehry sceglie personalmente dove realizzare il museo, invitano altri architetti "per finta" infatti Frank vince il concorso a mani basse nel 1991 e poi inaugurato nel 1997 per un costo di 100 milioni di dollari.
Il progetto coinvolge tutto lo spazio urbano, ci si può arrivare da diversi punti, se si arriva dal fiume una torre indica il traguardo. Le varie parti conformano lo spazio urbano, lui non soltanto pensa a questa cosa, ma riesce a farsela realizzare! La fusione dell'incastro non è fatta per creare l'oggetto, ma per creare delle traiettorie. Boccioni in questo senso è il più grande decostruttivista della storia.
Il progetto  magnetico, coinvolgente, tridimensionalmente scultoreo,  la parola chiave è traittoria .
Altra parola chiave è cattedrale , come una torre, una chiesa, tutto richiama a una cattedrale imaginifica nel deserto, un baluardo. Il Guggenheim era una meta per milioni di intellettuali e a Bilbao si esprime il tutto, un universo esploso.  E' una cattedrale anche dal punto di vista organizzativo; iperfunzionalismo prima d'ora infatti non si era mai visto un museo così funzionale, il trucco sta nella conquista del centro! Gehry sviluppa un centro con delle ali le quali portano tutte all'altrio. I sistemi distributivi sono molto studiati in modo da non toccare il centro-->geniale!

Altra cosa geniale è la disposizione delle bucature, crea quindi delle scatole per l'esposizione, 4 per ogni piano e il sistema non  è gerarchico, ma è parallelo e in continua scoperta, tutto prende questa piega. Come faccio ad ottimizzare tutte le equazioni messe a sistema? Con un computer, infatti entra fortissimamente in accelerazione, in Gehry il computer è già impiantato nel suo immaginarlo... Liquefare dunque è l'ultima parola chiave, infatti Gehry nel progetto di un piccolo centro scientifico attua tutte le parole sopradescritte ma anche in altri progetti
Terzo ciclo, Il mondo del layer:

Roma è per antonimasia la regina del layer, una sovrapposizione di essi con un lasso di tempo che comprende 3  millenni.
Saltiamo all'estrusione di un profilato, una sezione tipo che viene estrusa, ma anche la pialla è per sua natura dello stesso ceppo o il tornio. Se un approccio che parte dall'elemento  è di tipo costruttivo, se parto dalla materia invece è di tipo scultoreo?
nel mondo CAD l'approccio alla tridimensionalità era proprio di alcuni specifici programmi, non di tutti. Oggi i programmi sono enormi ed è possibile fare qualsiasi cosa. La creazione dello spazio attraverso la concezione di "tempo": il tempo non solo serve per capire lo spazio, ma serve per capire a meno  o più dimensione del nostro.

Se infatti sono in  uno spazio a tre dimensioni posso comprendere più universi a due dimensioni in quanto saranno mera proiezioni dell'universo tridimensionale. 
Recensione di un volume di IT REVOLUTION:
http://www.stefanopanici.altervista.org/recensione/index.html
30/03/2015 considerazioni
I magazzini Kaufmann avevano questo pc, il primo con lo schermo bitmappato, un pc che emanava luce (stessi Kaufmann di fallingwater). Nei primi mesi del 1984 viene lanciato un mac da 2000 dollari, un pc da 12 pollici, con floppy da 400 kb, memoria da 128 k e disco da 400k. Saggio a riguardo afferma che probabilmente è stato l'investimento più redditizio e rivoluzionario della sua carriera, ha apportato in lui un cambiamento rendendolo diverso dai classici professori di architettura...

Quickdraw fu uno dei primi programmi che consentivano di fare dei compiti , quali copiare dati, immagini ecc... nel 1985 nasceva il postscript quickdraw che era un sistema di routine basato sulla griglia, quindi si poteva stampare quello che era sullo schermo. Si poteva ingrandire o rimpicciolire. Praticamente fa una trasposizione matematica di quello che si trova sullo schermo.. se io ho una pagina internet posso con quickdraw fare una istantanea del mio desktop in pixel. Nacque dopo il  desktop publishing che aveva la capacità di fare editoring con il PC, seguono altre invenzioni cone Hypercard, un programma di database che inserì per la prima volta il LINK. Hypercard era come un piccolo sistema operativo.
Secondo ciclo, settima lezione:

Il mondo dei pixel, materialità e immaterialità, hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini, il mondo raster.
All'inizio dell'epoca industiale il calcolo viene meccanicizzato: Charles Babbage crea infatti la macchina analitica, inoltre in campo tessile con la creazione di nuovi telai ha una serie di caratteristiche di computabilità, e si rende  precursore di un ragionamento che portarà al computer. La logica che ha dato vita a queste scoperte scientifiche è stata la logica binaria, prettamente semplice, un si e un no (0-1)... questo era già nato con il codice Morse  che precede i messaggi elettrici e il telegrafo! Quindi contributo importante lo da George Boole sintetizzando il formalismo e ragionamento matematico e quello logico (filosofico).  Ormai la società industriale è molto ampia e coinvolge tutti i campi, sopratutto uno dei temi ad aver interessato è il problema degli annali statistici. Nasce la IBM ossia la International Business Machines e dai loro laboratori esce la "scheda forata" molto utilizzata, ma il grosso passaggio avviene sempre grazie allo sforzo bellico; l'elemento chiave avviene per motivi elettrici e appunto subentra un modo di organizzare delle macchine secondo la logica binaria, nascono i pc.
Grande balzo in avanti si fa con il "transistor"  che è una miniturizzazione della valvola, questo sempre negli anni  50 nelle radio. Ma un impatto sensibile nei computer è infatti la loro riduzione di dimensioni grazie a questo piccolo oggettino, tuttavia non si sostituiscono veri e propri transistor ma dei circuiti stampati in silicio. il primo PC completamente a transistor era italiano, della Olivetti e si chiamava ELEA.
Dunque, siamo negli anni 60-70, l'immaginario è quello del film 2001 S.O. creando non poche paure. Sono anni di rivoluzione e la cultura tecnologica si rinnova, il centro di questo HUB è la California e San Francisco è il centro. Durante la guerra si erano stabilite infatti, sulla East Coast le maggiori aziende belliche, tecnologiche ma anche molte nuove università (come Berkeley).  La figura dell'hobbista è assimilabile quasi al professionista come ad esempio Ed Roberts che crea l'Altair che sarebbe un PC assemblato con pezzi  comprati e inventati proprio da lui nel 1971.

Poi arrivano due persone, i rivoluzionari del secolo per alcuni, Steve Wosniak e Steve Jobs, un ottimo pollice informatico, l'altro pescecane della rivoluzione. Creano Bluebox un dispositivo che permetteva di hackerare le linee telefoniche, ma dopo creeranno la Apple Inc. nel famoso Garage...
L'Apple One rivela una cosa, che Jobs ha molte idee, alcune delle quali già messe in gioco con questo computer. Jobs è visionario, Wosniak è un ingegnere;  Jobs ha un obiettivo sintetico già di prodotto e dopodiché far coinvolgere in modo prepotente tutti gli operatori a realizzare una cosa che non esiste ancora. Arriva un finanziatore e arriva l'Apple 2, un case programmabile, calcoli, poca grafica ecc... avevano un sistema operativo e raggiunge un mercato quasi di massa e non individuato come prodotto di nicchia, questo porta a una accelerazione della silicon valley con la sua corsa all'elettronica.

Questi ragazzi diventano enormemente ricchi, sono quotati in borsa. Bill Gates è l'opposto di Jobs, va ad Harvard, figlio di un avvocato ecc... Lui è sostanzialmente  un programmatore, un tecnico, da studente scrive il programma DOS, che era un OS che poteva essere utilizzato su varie piattaforme. Il DOS ha fatto un grosso salto, quando sul consiglio del padre, fece un contratto per "licenza". Ogni copia che si vendeva, una parte dei profitti andava a lui e alla neonata Microsoft, la quale infatti produce solo software (questo alla metà degli anni 70).
La IBM si sveglia, non aveva preso in considerazione il Personal Computer come lo si intende oggi, lo consideravano un gioco per Hobbisti. Ma nei primi anni 80 entrano con una grande industria e la Microsoft fa una crescita esponenziale. Il sistema è aperto, niente esclude che una ditta estera costruisca un pc con Microsoft. Bill Gates diventa l'uomo più ricco del mondo.
L'apple 2 produce per grandi numeri ma il DOS rompe il divario, Jobs va a vedere cosa succede a Palo Alto, dove un gruppo di ricercatori della XEROX viene ingaggiato....l'interfaccia sarà la nuova rivoluzione. Una interfaccia grafica organizzata per finestre utilizzabili con il mouse, le cartelle avevano dati incoerenti tra loro ma interconnessi, jobs comprende le infinite applicazioni di questa interfaccia sistemica e si inizia a pensare a LISA.


LISA costava molto, più di 10000 dollari, nonostante questo parte ma Jobs pensa a un pc per tutti non solo per pochi privilegiati. Crea un gruppo interdisciplinare, la divisione Macintosh che creerà uno schermo colorato non più nero come l'OS, uno schermo quindi bitmappato. Il sistema grafico è un grande salto! 
Sesta lezione: 
Quinta lezione: La lunga crisi dell''800

Un salto poetico avviene con Ledoux e Boullée che fanno emergere delle impostazioni "minoritarie". Arriva invece l'approccio forte e scientifico legato alla costruzione, ci sono infatti nuove necessità legate al rapidissimo mondo dell'industria. Nasce la figura dell'ingegnere come vero inventore, che crea dei veri e proprio prodigi e attraverso il calcolo riesce a controllare il mondo intorno a lui. Le personalità sono un po' attardate architettonicamente parlando, gli ingegneri invece viaggiano bene... Dopo il grande incendio di Chicago riparte il mondo della costruzione con il grattacielo, si inventano le prime imbullonature per l'acciaio ecc...

la struttura del grattacielo evoca sistemi trilitici che sono ossature che consentono di raggiungere altezze molto importanti, ma a queste strutture vengono sovrapposti dei sistemi decorativi rinascimentali o barocchi, ma questo secondo quale principio? Loro lo chiamano rapporto organico tra struttura e decorazione. Ad esempio Adler e Sullivan riescono a fare dei sistemi in materiale refrattario di altezze ragguardevoli. L'altro esempio forma funzione va a rispettare la forma funzione che si riferisce al sistema costruttivo. Caratteristica è la Red House di P. Webb del 1859 circa dove l'idea nasce per un insieme di fattori, ma culturalmente rispecchia alcuni principi stilistico-costruttivi dell'Arts and Crafts di W. Morris, dunque il pensiero è retrodatato e percorribile. Si trovano inoltre forti legami con i preraffaelliti e valori appunto legati all'artigianato e allo stile manufatturiero. In qualche maniera Architettura e Tutto, questa idea tende a far pensare che i processi della vita siano mossi da una sola driving force, un culto unico che attraversa le varie arti. "L'architettura dall'umanesimo è fortemente descrittiva e molto controllata; per il medioevo era lo step evolutivo". L'arts and crafts è veramente contraddittorio rispetto al tipo di tempo con il quale esso viene a relazionarsi (possiamo dire che villa torlonia non si discosta molto dal tentativo di Webb).

Quello che avviene nell'800 nell'architettura è appunto qualcosa di applicabile su una struttura, ma questa struttura che apparato deve sostenere? Ecco che nasce l'eclettismo, ma da queste piccole evoluzioni ritorna anche il classico, il neogotico e riproduzioni dell'architettura giapponese...lo stile unitario arriva così alla fine dell'800 e l'eclettismo si blocca con il subentrare dell'Art Nouveau che geneticamente è l'evoluzione dell'arts and crafts, tutto era rapportato al mondo dell'artigianato, anche in Italia subentra lo stile floreale che assume un grande ruolo. Il caso prototipato è la stazione di Milano, che rappresenta il succo del decorso di una serie di cose, realizzata e inaugurata nel 1931, Giuseppe Pagano ne parlava malissimo, era vista come una prova di grande ritardo, per non parlare del denaro speso per le decorazioni in facciata, L'Italia è il primo paese a costruire una stazione modernissima nel 1935, una serie di architetti sono capeggiati da Michelucci. Il movimento Impressionista fa da tramite, una nuova generazione di pittori e letterati che basano tutto su fatti dinamici contrapposti alle idee ottocentesche... la fotografia toglie campo alle arti e in qualche maniera, la pittura deve affrancarsi!

Cezanne: Il mondo frammentario e dinamico dell'impressionismo è una porta che non può chiudersi, Cezanne da qui resta legato a forme pure e primarie (cono, sfera, cilindro). Come può un pittore creare cose impressioniste pur essendo legato alla geometria classica allora? Il processo da lui avviato, ha delle conseguenze, quadri come la sua natura morta acquistano senso compiuto e autonomo; gli oggetti si autonomizzano, il panno che di solito si mette sotto la frutta viene posto sopra e raffigura una montagna (in tutti i sensi). L'astrazione è il suo obiettivo, la logica prospettica perde il senso, si fa una precursione al cubismo e si ragiona in modo da vedere la realtà come la vede il soggetto e non come la vedrebbero tutti oggettivamente come l'accademia insegna. Questa logica analitica che Cezanne rompe plasmerà l'arte del futuro.  Picasso e Braque vedono in Cezanne una parte fondamentale per la creazione di un nuovo stile, il Cubismo.