martedì 30 giugno 2015

Diciottesima lezione: Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudioo

nella prima fase del movimento moderno e dei CIAM, negli anni 20, l'architettura era molto legata al pensiero positivista, dove la scienza portava avanzamenti certi; il processo era sicuro.
La nuova architettura riguardava temi come le case popolari e altre cose veramente sociali, si avevano anche strette connessioni con l'industria. Tutto questo mondo vuole trovare delle conferme negli approcci metodologici, le vecchie metodologie infatti vengono abbandonate, le forme prefissate vengono abbandonate e ripensate rispetto alle funzioni. I bisogni facevano parte di un mondo oggettivo, quindi tutti avevano categorizzato i bisogni e le funzioni per un grande numero di persone. Per esempio si studiano i dati fondamentali della popolazione, gli elementi statistici danno ottimi risultati da cui partire per un nuovo futuro.
Resero oggettive per esempio le metrature degli appartamenti o le automobili. Sappiamo che tutto questo dovrebbe essere ridimensionato. Primo fra tutti il Neufert, manuale, stabilisce le misure oggettive degli oggetti quotidiani come armadi, frigoriferi ecc ecc.  I criteri classici che nascono sono come le differenziazioni  della zona notte e della zona giorno. Oppure le distanze tra gli edifici o la minimizzazione dei percorsi di zone servite e zone serventi.
Il primo pensiero che spieghiamo ha apportato una rivoluzione progressista, eliminando modelli frivoli e poco utili. Generazioni di architetti si sono formati in questo mondo. Si procedeva in modo oggettivo ancora negli anni 70. Lo stesso Alexander Klein elaborò principi di ottimizzazione, riorganizzazione ecc...

Il diagramma a blocchi è il simbolo di queste operazioni,  riuscendo a scindere il progetto in funzioni e rendendole cose quantificabili.
Il secondo approccio è di tipo prestazionale: è molto duro poiché si traduce in leggi e regolamenti , se hanno avuto buoni propositi in una fase ma in un'altra fase possono diventare dei sistemi che bloccano la prestazione. Piuttosto che prescrivere attraverso un dato una certa situazione, ad esempio una porta deve essere attraversata, ma ci sono degli standard da rispettare, i pilsatri devono essere armati  tot, con cemento tot ecc ecc... ma crollavano comunque e quindi rimando tutto alla prestazione invece che alla prescrizione dimensionale.
Dal punto di vista del metodo ci si presentano prime possibilità di calcolo sostanzialmente posso trovare la soluzione ottimale che risolva il mio problema di prescrizione, manuale esito. Ma è una idea prestazionale che apre un ventaglio che fa riflettere su numero molto ampio di casi e alternative, già le prime intelligenze artificiali possono dare conferme a questi quesiti.
Levi Strauss, un antropologo del 900 illumina molti aspetti realizzando le strutture delle famiglie, elaborando modelli prototipici analizzando le famglie remote, che danno molteplici modelli di famiglia.
Pensando alla struttura di famiglia, si pensa alla classica visione, ma in realtà non è così, basta andare in posto dove le famiglie sono clan pluriparentali e in nostro immaginario si modificherà ; quindi cambia la struttura e cambiando, cambiano le varianti e le variabili che prima si erano considerate come costanti.
Quindi il terzo approccio è strutturale o meglio strutturalista, ad esempio: nelle famiglie di colore americane, la donna imposta un matriarcato. Ci possono essere scelte di diverso livello: strutture che vanno ad intaccare la pluralità ma non funzionali e quindi non oggettivate a tutta la  popolazione. Le scelte di primo livello le chiama "supports" ma non solo, le secondo le chiama "variants".
Modello diagrammatico: può essere descritto come uno schizzo, e invece no! Non è la prefigurazione di una idea finale ma il modo di muoversi lungo tutta la progettazione. Eisenman può essere collegato: se si giarda un progetto dall'esterno, si tende a dare dei giudizi sconcertatamente banali. Come le cose che non si capiscono, vengono definite nel modo più semplice che si può. Eisenman è chiamato ad aggiungere un corpo a questo progetto, lui fa vibrare entrambe i corpi creando un campo di forze. Così facendo,dopo averli determinati proseguo fino alla loro scelta migliore, ossia scelgo la configurazione che più mi piace. Così facendo le variazioni mi danno diverse configurazioni  che si trasmettono anche all'esterno, alcune linee diventano percorsi, altre scavi, aggetti, come se fosse il tutto parametrizzato con il diagramma. Questo tipo di ragionamento verrà poi utilizzato anche a Santiago de Compostela e in altri progetti.
Van Berkel nasce con  il computer e con il diagramma, lui lavora con il tema dell'intreccio con una tipologia particolare , quella legata al nastro di Moebius. Spesso continua a lavorare con l'intreccio. In Ben Van Berkel le variazioni sono operate su un edifico a base verticale, per far intuire i ragionamenti che ci sono dietro.

Il passaggio: dal punto di vista distributivo è la conquista del centro. Gli altri operati sono collegati con il centro e una volta risolto il centro i percorsi si snodano attorno ad esso. Come faccio a fare ogni piano diverso? Posso andare da uno all'altro piano. Il sistema distributivo è anche strutturale. La Germania ha faticato per ridiventare un paese all'avanguardia...grande passo in avanti della Germania è quello di aver interfacciato l'industria con la tecnologia. Questi musei automobilistici sono basati su un concetto di Mixité, infatti sono museo, ristorante, sala prove, concessionario ecc ecc...

Si da il caso che questo grande mondo dell'automobile è fortemente regionalizzato. Lo studio Van Berkel è nato da poco e già vincono un concorso così grande! Sotto la quota zero ci sono ristoranti affacciati su dei patii al piano sopra ci sono delle macchine appese al muro. Sopra vige lo stemma della Mercedes Benz.. Si chiarisce come il diagramma unisce spazio e struttura, questo progetto fonde due nastri di Moebius! Ricollega anche Klee: prende una grande tradizione come il Bauhaus, dove il diagramma era una natura costruttiva, oggi gli italiani stanno fuori perché restano per forza di cose tagliati fuori dalle loro convenzioni. Spazio e architettura in Ben si fondono molto, facendo anche riferimento a Borromini, si perdelo stile e si  creano ibridazioni di diversi elementi.

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